Golfo Aranci
Inserito il 20/05/2020
Mondana e autentica, da sbarco a meta turistica.

Golfo Aranci, errata interpretazione del toponimo Gulfu di li Ranci, “golfo dei granchi”, da parte dei cartografi di metà XX secolo o forse ereditato dalla spiaggia incantevole di Sos Aranzos
"Così chiamerei questa popolazione per ricordanza di un'antica città che prosperava sotto i Romani.."
Una volta i pastori videro il mare del golfo mutare colore, e da azzurro diventare improvvisamente arancione...
La leggenda mirabimente rappresentata da Edina Altara e narrata nella novella di Gemina Fernando, Giornalino della Domenica, 21 novembre 1920 ​
Dove si trova
Affacciata sul golfo di Olbia, Golfo Aranci si estende su una lingua di terra in mezzo al mare, raggiungendo la base di Capo Figari, ideale per diving – specie alla Roccia del Mamuthone e a Capo Filasca - e trekking all’interno di un’oasi naturalistica, habitat di muflone e rari volatili, che comprende il prospiciente isolotto di Figarolo.
Un po’ di storia.
Da presidio costiero, snodo fondamentale dei traffici e del commercio tra isola e “continente”, a meta turistica glam ma autentica, mondana ma pittoresca, che conserva ancora l’anima di località di mare, con le sue banchine colorate da nasse, galleggianti e reti, accarezzata dalle onde della flotta di pescherecci di rientro dal mare dopo le uscite odierne, dall’ aria salmastra che impregna le viuzze del centro storico, dedalo di corridoi e casette.
Sul promontorio alcune fortificazioni e il grande faro “Semaforo della Marina militare’, celebre per gli esperimenti di Guglielmo Marconi (1932), ci ricordano l’importanza strategica di questa comunità, che gode di una posizione invidiabile al centro del Mediterraneo.
Abitata fin dall’ età nuragica, come conferma il pozzo sacro di Milis (VII-VI a.C.), diventa porto romano in epoca antica proseguendo la tradizione di ideale approdo e centro costiero. Da inizio XX secolo è scalo merci e, dagli anni Sessanta, secondo accesso dal mare per la Gallura. Il centro abitato, in origine villaggio di pescatori, Comune dal 1979, popolato da duemila e 500 abitanti, ha conosciuto un incredibile sviluppo turistico, inserendosi nel panorama del turismo sardo, a due passi dalla Costa Smeralda a nord e dall’ area marina di Tavolara a sud, senza smarrire la propria originalità.
La natura, di una bellezza mozzafiato, incontaminata e fiera, si offre ai visitatori con scenari incredibili.
Escursioni per mare e sentieri via terra portano a spettacolari insenature con paradisi di sabbia che si alternano a falesie a picco su acque turchesi e cristalline. Oltre venti spiagge, alcune selvagge, altre comode e attrezzate, come le Cinque Spiagge, sabbia bianca e fine ad accogliervi in calere calette, affacciate sul paese, a susseguirsi.
Il borgo
Perdersi nel paese, per ritrovare il carattere autentico del borgo. Casette colorate, che raccolgono i raggi del sole e le sfumature del cielo e del mare; viuzze che ospitano ristoranti tradizionali e locali alla moda in cui assaporare la cucina golfarancina con specialità di mare e piatti tipici sardi; un lungomare e un corso dove fare shopping nell’animata passeggiata del centro, tra brand e artigianato locale, appuntamento immancabile nelle serate estive.
Le spiagge
Una grande spiaggia fa parte dell'abitato, a 1 km c'è la bellissima Cala Moresca, con la sua baia riparata, gli antichi forni della calce, la salita verso Capo Figari, da cui Guglielmo Marconi trasmise i suoi primi segnali radio verso Civitavecchia.
Verso Olbia Spiaggia Bianca, sabbia sottile alternata a scogli, la bella Cala Sassari, l’incantevole distesa di Nodu Pianu, separata da un piccolo sentiero dalla bellezza selvaggia di Cala Banana; Baia Caddinas, scelta perfino dai delfini, le cale di sabbia finissima di Terrata, le spiaggette di Baia de Bahas, piccole piscine riparate.
Verso Porto Rotondo c’è le spiaggia di Marinella, un chilometro di dolci dislivelli di sabbia morbida, rocce levigate e mare color smeraldo. Attorno a Capo Figari, ecco le spiaggette di sabbia fine e dorata di Cala Moresca, la riserva protetta di Cala Greca, spiaggia di ciottoli rosa nascosta da falesie, la deliziosa Cala del Sonno, dove si rifugiavano i pescatori, e Cala Sabina, arenile dalle sembianze caraibiche, raggiungibile con la ferrovia che percorre il promontorio. Incastonato nei fondali al largo della terza spiaggia, c’è il MuMart, museo d’arte contemporanea sommerso, visitabile anche facendo snorkeling, per non parlare dello spettacolare sottomarino Mizar, un acquario ‘a mare aperto’.
Non a caso Golfo Aranci ospita il Centro internazionale di ricerca sui delfini.
Per la sua vitalità, per il carattere informale e autentico, per il suo essere una località caratteristica ma moderna e all’avanguardia con la politica ricettiva e turistica, basti pensare al ricco programma eventi estivi interessante, seguitissimo e vario, che riscuote un enorme successo e richiama avventori da tutta la costa (www.golfoarancieventi.it).
- La bella sirena che ci saluta al tramonto
- Cala moresca, what else?
- Il lungomare suggestivo, tra granito e acciaio, inox e brulle rocce, banchine e nasse, - testimoni di uno scalo che ancora vive operoso - mentre i bambini sfidano gli zampilli delle belle fontane con i giochi d’acqua o passeggiano in bici, dove sfilano gruppi folk e si cattura il profumo di una frittura al cartoccio o di una irresistibile frittella
- La festa dell’Assunzione a Ferragosto con l’incredibile sagra del pesce
- La Stazione Marconi e le testimonianze della ferrovia che imbarcava i vagoni sul traghetto delle Ferrovie dello Stato (come la rotaia girevole per le locomotive), autentici scorci da Seconda Rivoluzione Industriale, fascino indiscutibile di un passato lontano che lascia gli strascichi ancora nel pieno Novecento,
Il porto di Golfo Aranci sorge sulla costa nord orientale della Sardegna e, insieme con quello di Olbia , è lo scalo d’accesso principale per la Sardegna. Situato a breve distanza dal centro abitato e dalle spiagge, nasce come scalo mercantile e collegamento delle Ferrovie dello Stato in Sardegna. Attualmente conta oltre 1 milione di passeggeri all’anno, grazie alla sua posizione in prossimità della Costa Smeralda e delle località turistiche del Nord dell’isola.
La Stazione Marittima è anche capolinea ferroviario della linea Cagliari – Golfo Aranci, dove si possono trovare tutti i servizi di accoglienza. Dal 2007 è stato approvato il porto turistico.
Il centro di Golfo Aranci si trova a circa 1 km dall’area del porto, raggiungibile da Via Libertà, Via dei Marinai e Via dei Caduti e si può raggiungere in auto tramite la SP16 .
Da Olbia tramite la SS125 con deviazione SP16 in direzione Golfo Aranci.
Golfo Aranci è raggiungibile in treno tramite le linee la rete ferroviaria nazionale, con fermata direttamente presso il porto.
Dall’ aeroporto di Olbia Costa Smeralda, distante circa 16 km, si può raggiungere la Stazione ferroviaria e prendere il treno per Golfo Aranci. In alternativa prendere un autobus del servizio pubblico, oppure una navetta privata.
Per approfondire
http://www.marconicalling.co.uk/html/index.html
Rimandiamo alla interessantissima pagina di approfondimento Golfo Aranci nascosta https://www.facebook.com/figarolo/
http://edinaaltara.blogspot.it/
http://www.sardegnadigitallibrary.it
Figari. Storia del golfo e di golfo Aranci, di Mario Spanu
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